La corsa ai browser sembra davvero non voler decidere un vincitore assoluto, o comunque qualcuno che riesca ad allontanarsi sensibilmente dai rivali. Vi abbiamo parlato spesso, su queste stesse pagine, dei continui sorpassi e notizie relative alle corse di Google Chrome ed Internet Explorer, a volte a favore di uno, a volte dell’altro. Oggi vi raccontiamo la situazione di stallo che si sta creando nel mondo dei browser. Tempo fa si parlava di un quasi-definitivo sorpasso del browser del colosso di Mountain View (ovviamente non parliamo di sorpasso complessivo, ma di tendenza, visto che la “base installata” di Internet Explorer è ancora sensibilmente maggiore), ma oggi a quanto pare la tendenza va ad invertirsi. Internet Explorer, infatti, sta tornando a guadagnare posizioni, Firefox ha rallentato il suo calo (fortunatamente per Mozilla), mentre Chrome ha smesso di crescere con la velocità che ha avuto negli ultimi mesi.
Da alcuni dati provenienti da NetApplication, infatti, si vede che il browser di Microsoft è risalito al 53.83%, dopo aver toccato il 51.87% nel dicembre scorso (periodo durante il quale Chrome ha dato il suo meglio); Firefox ultimamente perde lo 0.4%, ma comunque ha chiuso il mese di Febbraio in attivo, registrando un miglioramento considerevole rispetto ai mesi ancora precedenti; e Google Chrome, infine, passa dal 19.11% di dicembre al 18.57% di oggi, impostandosi come terzo browser del settore. Le altre due posizioni sono occupate da Safari, che ha circa il 5% del mercato, e dall’1.6% di Opera.
Non sappiamo bene a cosa sia dovuto questa (relativa) inversione di tendenza, e nell’aria c’è la sensazione che manchi ancora molto prima di poter incoronare definitivamente il vincitore tra i browser (qualcuno dovrebbe finalmente proporre qualcosa di veramente nuovo, probabilmente, per impostarsi stabilmente nella prima posizione). E vi ricordiamo che tra poco uscirà Windows 8, ultima versione del sistema operativo Microsoft, e non sappiamo davvero come potrebbero muoversi le cose.. Che Internet Explorer vada ancora a crescere?