Ormai vi parliamo spesso di come gli aggiornamenti siano importanti in un browser. È piuttosto frequente, infatti, che si trovino falle o problemi dovuti a chissà quale debolezza lasciata dagli sviluppatori; e Chrome, proprio negli ultimi giorni, si aggiorna per la seconda volta nei giro di una settimana.
La nuova patch rilasciata da Big G dovrebbe risolvere 12 vulnerabilità segnalate da alcuni ricercatori, la maggior parte delle quali sono state identificate come comuni difetti della memoria, e riscontrate tramite lo strumento AddressSanitizer. Sette di questi dodici problemi sono stati classificati con un livello di criticità alto; quattro sono medi e solo uno è basso.
Sette delle vulnerabilità citate sono state scoperte da ricercatori esterni a Google (ai quali la società ha pagato circa 6.000 dollari), mentre le altre sono state scoperte internamente all’azienda.
Oltre a risolvere i difetti di cui vi abbiamo già parlato, l’aggiornamento include anche una nuova versione del Flash Player di Adobe, che, anche questa, risolve altre vulnerabilità presenti nell’interfaccia del browser.
Google, come abbiamo già visto in diversi articoli su queste pagine, tiene molto alla scoperta ed alla risoluzione di bug all’interno del suo browser, ed ha già speso un totale di 216.000 dollari per premiare tutti coloro che avessero utili informazioni. Purtroppo però non va sempre come vorrebbe l’azienda: gli hacker di VUPEN, infatti, come vi abbiamo già detto qui, non hanno alcuna intenzione di informare la grande G dei difetti riscontrati, ma preferiscono piuttosto vendere le informazioni ai loro clienti, rappresentati da associazioni governative.
Intanto la corsa ai browser continua, ed ultimamente, come vi abbiamo già descritto qui, Internet Explorer sembrerebbe guadagnare ancora terreno, lasciano staccati di molto Chrome e Firefox che, invece, danno una sensazione di staticità. Sicuramente, la frequenza con cui Google rilascia aggiornamenti per il suo Chrome non fa che rendere il browser sempre migliore, andando a chiudere quelle falle che, per un motivo o per un altro, costituiscono sempre un problema nella diffusione di un software.