Solo qualche giorno fa, Google ha annunciato un importante traguardo per il suo servizio Safe Browsing: un miliardo di utenti, infatti, sono adesso protetti da malware e tentativi di phishing. Poco più di un anno fa, la cifra si collocava sui 600 milioni, ciò significa che in 12 mesi se ne sono aggiunti circa 400 milioni.
Per chi non lo sapesse, Google Safe Browsing è un servizio che permette di avere una lista di URL contenenti malware o tentativi di phishing, utilizzabile dai browser Chrome, Safari e Firefox, e dai provider internet. È anche possibile accedere al servizio tramite le API pubbliche o direttamente, modificando questo indirizzo con il sito che si ha intenzione di controllare.
Per celebrare il traguardo, Google ha appena lanciato una nuova sezione dedicata al Safe Browsing nel suo rapporto sulla trasparenza. Adesso è possibile controllare quante persone vedono gli avvisi del Safe Browsing ogni settimana, dove si trovano ospitati i siti con malware in tutto il mondo, quanto velocemente i siti diventano nuovamente infetti dopo che il proprietario rimuove i malware, e così via.
Di seguito un’immagine che riassume alcuni dati:
Come potete vedere, Google divide i siti non sicuri in due categorie:
- I siti che ospitano malware contengono codice che tenta di installare software malevolo all’interno dei computer degli utenti. Gli hacker possono usare questo software per ottenere e trasmettere dati sensibili degli utenti;
- I siti di phishing, quelli cioè che cercano di spacciarsi per portali ufficiali di un marchio o un’azienda, e inducono l’utente ad inserire i propri dati (username e password). Molto spesso i siti di phishing si camuffano da portali banche o negozi online.
All’interno della nuova sezione, Google fa notare che la sua tecnologia di Safe Browsing esamina miliardi di indirizzi e scopre ogni giorno migliaia di siti pericolosi, molti dei quali sono siti assolutamente legittimi che sono stati attaccati.