Google Chrome mostra come Facebook acquisisce i dati dell'utente, dandoci degli spunti molto interessanti in queste ore in Rete. Ecco alcuni dettagli da sottolineare
Esiste un’estensione di Google Crome, chiamata Data Selfie, che ha un compito davvero particolare: quello di mostrare come Facebook riesce a carpire i dati dell’utente per poi proporre contenuti adatti ai suoi gusti proprio sul social network.
Quante volte sarà capitato di ritrovarsi con pubblicità o pagine sponsorizzate con elementi visionati sul web o semplicemente che rispecchiano i nostri gusti, dietro a tutto questo c’è uno studio approfondito effettuato dallo stesso social network. E’ l’estensione di Google Chrome, Data Selfie, a svelare come agisce l’intero meccanismo che mostra cosa c’è dietro al lavoro di Facebook.
Nello specifico, attraverso algoritmi di elaborazione del linguaggio naturale e del machine learning di Watson di IBM e dell’Università di Cambrige, si ha modo di evidenziare i vari movimenti tracciati sulla piattaforma al fine di ottenere le diverse informazioni sulla personalità degli utenti.
L’esempio pratico è la suddivisione in colore di ogni tipo di attività svolta su Facebook e rapportata su un grafico. Ad esempio il colore verde mostra i contenuti più visionati, il blu quelli più apprezzati e così via. Tra l’altro attraverso Data Selfie sono in evidenza anche le pagine ed i profili su cui l’utente ha trascorso più tempo. Lo studio richeide chiaramente tempo per poter capire i gusti degli utenti, ma senza dubbio risulta essere alquanto efficace.