Ormai è da tanto tempo che Google si è imposta nel campo dei sistemi operativi e dei dispositivi portatili, e a volte stupisce che qualcuno non sappia ancora che la società di Mountain View sia la madre di Android. Ma oggi non vogliamo parlare di Android, né di smartphone; abbiamo piuttosto intenzione di focalizzarci sull’altro campo in cui Google, invece, si è affacciata solo ultimamente. I notebook o, per meglio dire, i Chromebook.
Del tutto focalizzati sulla connettività e sulla navigazione internet, i Chromebook hanno visto la luce sul mercato mondiale nel corso di quest’anno, supportati da case produttrici come Samsung o Acer. Design elegante, linee morbide e rassicuranti, a contenere un cuore di comodità e internet, unito a un sistema operativo volto alla comodità e connettività Cloud (Chrome OS, appunto).
Ma dopo le già accennate esperienze con Samsung e Acer, oggi sembra che i Chromebook possano ampliare le proprie vedute verso un numero di case produttrici ancora maggiore. I rumor arrivano da Digitimes, che parla della possibile nascita di Chromebook marchiati HTC, casa che ha già utilizzato il sistema operativo Android in molti dei suoi smartphone.
“HTC sta valutando la possibilità di unire le caratteristiche peculiari di Chrome OS, la sua rapidità e accessibilità, con quelle di Android”, si legge nella testata. “Si creerebbero nuovi prodotti a metà tra un tablet e un netbook”.
Quanto detto riflette sicuramente un palcoscenico piuttosto interessante: non sappiamo di certo se e quanto i rumor riportati possano considerarsi attendibili, ma la prospettiva di un Chromebook con Chrome OS ed elementi di Android (ma quali?) comincia ad affascinarci.
Intanto, nel mondo i Chromebook non riescono a registrare vendite troppo rassicuranti, e proprio per questo si parla già di un possibile price cut, che negli Stati Uniti dovrebbe portare i dispositivi a 199$, in modo da attirare quanta più utenza possibile.
Dove si collocherebbe un eventuale “ibrido” HTC in questa situazione di mercato?