Identity Finder, nota società di gestione dei dati, sembrerebbe aver scovati in Google Chrome una falla piuttosto importante. Si tratterebbe di un problema che si verificherebbe ogni volta che l’utente si trova ad inserire informazioni personali all’interno di form di pagine web, o direttamente nella barra degli indirizzi di Chrome. I ricercatori hanno scoperto che il meccanismo che si occupa di gestire la cache del browser conserva normalmente i nomi, gli indirizzi email, gli indirizzi stradali, i numeri di telefono, i numeri di carte di credito e altre informazioni direttamente nell’hard disk dell’utente, sotto forma di testo normale e non criptato, senza chiedere alcun permesso.
Redazione
Google porta Chrome OS su Windows 8
Non molto tempo fa Google annunciava la sua iniziativa Chrome Apps, lanciata per fare in modo di poter utilizzare le app installate su Chrome anche fuori dallo stesso browser, in modo da far loro raggiungere più di una piattaforma. Oggi però sembra che la compagnia abbia anche altro in mente, qualcosa di molto più complesso. Durante le settimane scorse, infatti, Google ha aggiornato la versione per sviluppatori del suo Chrome per fare in modo che, essenzialmente, funzioni come se fosse un Chrome OS all’interno della versione Metro di Windows 8.
Chrome 30, introdotta la ricerca per immagini
Nell’articolo precedente vi abbiamo parlato di Chrome 30 ma focalizzandoci sulla versione per dispositivi Android, e vi abbiamo descritto le nuove gesture disponibili e così via. Ora invece parliamo della versione desktop, che non è di certo da meno e introduce elementi molto interessanti che perfezionano l’esperienza con il browser di Google.
Chrome 30 arriva su Android con nuove gesture
La versione Android di Google Chrome si è aggiornata un’altra volta, con un update che aggiunge diverse funzionalità interessanti. L’ultimo aggiornamento risale ad Agosto 2013, quando Google aggiungeva alla Beta di Chrome su Android, tra le altre cose, una funzionalità che permetteva di accedere più velocemente alla ricerca immagini. Oggi arriva la versione 30 del noto browser made in Mountain View, e porta con sé diverse nuove caratteristiche.
Google annuncia nuovi Chromebook da Acer, Asus, HP e Toshiba
Google, lo sappiamo bene, è un’azienda che ama sperimentare e creare prodotti che vadano a toccare ogni versante dell’informatica. Da qualche anno a questa parte, il gigante di Mountain View ha introdotto i Chromebook, dei computer portatili con all’interno Chrome OS, sistema operativo marchiato Google e del tutto focalizzato sulla connessione alla rete. Purtroppo, vuoi per la determinata visione legata all’always-online, vuoi per altri fattori, si tratta di prodotti che non sono mai riusciti a sfondare. Ma Google non ci pensa nemmeno a fermarci: ha infatti recentemente annunciato nuovi Chromebook in arrivo già durante i prossimi mesi.
“No Miley”, un’estensione di Chrome che blocca i riferimenti a Miley Cyrus
In questa calda domenica autunnale non vogliamo parlarvi di aggiornamenti, nuove versioni di Chrome o chissà cosa; vi parliamo piuttosto di un’estensione geniale, che scommettiamo possa essere utile a moltissimi di voi. Se seguite anche solo un po’ il mondo di internet, dei social network, e di tutto quello che è “virale”, siamo certi che avete già sentito parlare delle ultime vicende riguardanti Miley Cyrus, e lo scalpore che ha fatto la sua esibizione ai VMA 2013. Se non avete idea di cosa stiamo parlando, beh, date un’occhiata qui (poi però non lamentatevi se volete indietro i sei minuti che avete appena perso!).
Chrome su iOS arriva alla versione 29
Venerdì scorso, Google ha aggiornato la sua applicazione su iOS, portando sui dispositivi Apple un certo numero di miglioramenti. Chrome 29 per device iOS adesso è in grado di capire i pronomi all’interno della ricerca vocale, e ciò significa che sarà possibile cercare frasi come “Chi è il presidente degli Stati Uniti?”, e quindi fare un’altra domanda del genere “e chi è sua moglie?”, scrive Karen Grünberg di Google all’interno di un post sul blog. Inoltre, la nuova versione del browser aiuterà l’utente a tornare ai risultati di ricerca in modo più veloce, se il link appena cliccato non era ciò che ci si aspettava.
Google testa nuove funzioni touch in Chrome
Google Chrome Canary, la build del browser usata per testare nuove caratteristiche, adesso include nuove funzioni touch, come sistemi di slide e la possibilità di effettuare lo slide a destra e a sinistra per andare avanti o indietro, durante la navigazione. E sembra che Google stia testando anche nuove funzioni, come il pinch-to-zoom: lo si apprende dalla scoperta, all’interno di Canary, di un box chiamato “enable pinch scale”, che fa pensare proprio ad una cosa del genere. Si tratta ovviamente di una cosa dal sapore più sperimentale della navigazione con swipe, ma funziona esattamente come vi aspettereste di zoomare all’interno dei siti web utilizzando le dita.
Google Glass: il Regno Unito già preoccupato per gli utilizzi alla guida
Gli autisti beccati a usare i Google Glass al volante non la passeranno liscia, e di certo non riusciranno a sfuggire al braccio della legge inglese. Il Dipartimento dei Trasposti inglese, infatti, fa sapere di essere già al lavoro con la polizia per prevenire l’utilizzo del device di Google alla guida – anche se non sarà effettivamente in vendita fino al 2014, almeno per la maggior parte degli utenti.
Chrome e le schede: come abilitare indicatori di provenienza dell’audio
Lo scorso Febbraio, Google annunciava che avrebbe aggiunto a Chrome indicatori audio sulla barra delle schede, in modo che gli utenti sapessero immediatamente l’origine di eventuali flussi audio (lo sappiamo quanto sono fastidiosi, alcuni!). La cosa può essere utile specialmente quando, ad esempio, ci si trova con decine di schede aperte, anche con diversi contenuti multimediali, e proprio non si capisce da dove provenga l’audio.