Nuove beghe legali per la grande G. Google, questa volta, si sente chiamata in causa dalla britannica British Telecom, la quale dichiara che Google ha violato 6 brevetti da lei registrati e quindi utilizzabili in via esclusiva. I brevetti spaziano da un “apparato e metodo per le telecomunicazioni” e l’invio di informazioni geolocalizzati ad un “sistema di navigazione” fino ad arrivare ad uno per la gestione della banda mobile.
Non è la prima volta che Google si trova chiamata in causa per brevetti relativi al suo sistema Android. Questa volta, però, British Telecom punta il dito anche contro i nuovi servizi di Google, Google + il suo social network e contro il più rinomato Google Music. L’operatore telefonico britannico, però punta il dito anche contro Google Maps.
Non è la prima volta che Google viene chiamata in causa, in precedenza Android era stato attaccato da Apple, Oracle, Microsoft e eBay, tutte le aziende ritengono che il sistema operativo violi alcuni brevetti registrati dalle rispettive aziende. Ancora una volta, Google, viene portato in causa nel tribunale di Delaware. British Telecom, chiede al giudice che venga vietato a Google di vendere e distribuire in territorio degli Stati Uniti i prodotti contenenti le tecnologie accusate di violazione.
Attualmente il gruppo telefonico britannico sembra non intenzionato ad estendere la richiesta di blocco anche in territorio Europeo ma tutto è possibile. Google ha nuovamente dichiarato: “Crediamo che le accuse siano infondate e ci difenderemo con vigore”.