Riuscite ad immaginare quanti soldi girano in una multinazionale come Google? No, secondo noi no. E immaginiamo che vi chiediate quanto denaro ci voglia per acquisire tutte le startup che l’azienda di Mountain View acquisisce ogni anno e per portare avanti tutti i suoi progetti. Beh, ce ne vogliono tanti. Ultimamente, in occasione del consueto rapporto sui guadagni del primo quarto dell’anno, è stato fatto il punto sulla liquidità effettiva su cui può contare Google.
Q1 2013: Google registra il 51% dei download delle app
Oggi vi continuiamo a parlare di quella che sembra essere una guerra eterna. Quella tra Google e Apple, in primo luogo, che si può risolvere parlando di Android contro iOS, ma anche quella contro due avversari all’apparenza “minori” ma da non sottovalutare ugualmente. Stiamo parlando di Microsoft, col suo Windows Phone Store, e di RIM col suo BlackBerry World. Queste sono le quattro realtà che in qualche modo si contendono il grande mondo delle applicazioni; quattro realtà i cui proventi e numeri sono stati analizzati e riportati da Canalys solo qualche ora fa.
Google Drive si aggiorna, aggiunto il supporto all’editing in landscape su iPhone
Google continua a rifinire la sua piattaforma di cloud storage Drive nella versione dedicata ai dispositivi iOS. Solo il mese scorso, il gigante del web aveva rilasciato un aggiornamento con il supporto al pinch-to-zoom all’interno delle slide, l’integrazione con QuickOffice e l’upload multiplo di media, per nominare le novità più sostanziali. E qualche giorno fa, Google ha rilasciato un altro aggiornamento che aggiunge il supporto alle modifiche di documenti in landscape su iPhone e iPod Touch, in aggiunta alla correzione di bug minori e ad un miglioramento generale nelle prestazioni dell’applicazione.
La Fibra di Google in arrivo ad Austin?
Qualche ora fa, VentureBeat pubblicava un articolo secondo il quale Google e la città di Austin avrebbero annunciato l’arrivo di Google Fiber, la connessione a banda larga (fino a 1 gigabit) della società di Mountain View, proprio nella città texana. E la cosa appariva confermata anche da un post proprio sul sito dedicato al progetto di Google. Come riporta Engadget, infatti, era comparso un articolo di nome “La prossima fermata di Google Fiber: Austin, Texas”, che ora è però stato rimosso.
Google potrebbe acquisire WhatsApp per un miliardo di dollari
Secondo una fonte interna, la nota app di messaggistica WhatsApp sarebbe in negoziazioni di prezzo con Google riguardo un’acquisizione miliardaria. Si sarebbe cominciato a parlare dell’accordo quattro o cinque settimane fa, e sembra che a WhatsApp stiano giocando molto duramente per ottenere un prezzo di acquisizione più alto; al momento, a quanto pare, si sarebbe “vicini a un miliardo di dollari”.
Sergey Brin in una Batmobile rosa, con i Google Glass
Immaginiamo sia difficile, lavorando per una delle società più note e di successo al mondo, pensare a pesci d’Aprile che facciano davvero ridere e siano ben studiati. Dopotutto, ci si aspetta che un dirigente che si rispetti contribuisca alla vita dell’azienda portando le sue idee, che possono essere effettivamente portate avanti o usate per l’1 Aprile. E sembra effettivamente assurdo che una multinazionale come Google abbia effettivamente tempo di penare a cosa del genere, eppure pare proprio che sia così.
Facebook presenta Home, una suite di applicazioni per Android
Facebook Home, la nuova suite di applicazioni che rivoluziona la home screen dello smartphone in cui è installata, si può considerare come una vera e propria “invasione di campo” da parte di Facebook. L’azienda di Palo Alto, essenzialmente, si sta muovendo all’interno del campo di Google, traendo vantaggio del software creato e lanciato dal competitor – Android, appunto.
“Annusare per credere”, Google presenza il servizio Olezzo
Un’azienda come Google è in costante ricerca di innovazione ed evoluzione. Per questo non può fermarsi mai, in nessun motivo, e si trova spesso a presentare nuovi servizi che migliorino l’esperienza dell’utente e la elevino ad un livello superiore. Proprio per questo, oggi assistiamo all’introduzione di Google Olezzo, un servizio interamente basato sugli odori. Ma cosa riguarda questo nuovo interessantissimo progetto, e come funziona? Leggete dopo il salto per scoprirlo.
Google: via AdBlock Plus da Android. Cosa significa?
Lo sapete meglio di noi: internet è pieno di pubblicità. Internet vive con la pubblicità. E non ci sarebbe niente di male, se non fosse che a volte si tratta di banner davvero invadenti, che magari fanno partire anche tracce audio o si ingrandiscono impedendo di consultare un sito prima che vengano chiuse. Per ovviare a questo problema, gli utenti Android potevano decidere di installare AdBlock Plus o strumenti analoghi, che, come fa intendere il nome stesso, avrebbero bloccato del tutto le pubblicità, restituendo una navigazione scevra da banner indesiderati.
Chiude Google Reader, internet protesta
Un’azienda come Google deve portare avanti numerosissimi servizi: alcuni, ovviamente, registrano un enorme utilizzo giornaliero (basti pensare a Chrome o GMail o YouTube), a differenza di altri che invece limitano la propria utenza a un settore più di nicchia. A quanto pare questo è il caso di Google Reader. Se vi è capitato di accedere in questi giorni al noto aggregatore di feed, avete visto comparire al centro della pagina un avviso che lascia ben poco spazio all’immaginazione: Google Reader verrà chiuso il 1 Luglio 2013. Gli utenti che vogliono continuare ad utilizzare le proprie sottoscrizioni utilizzando alternative, possono facilmente esportare i dati con Google Takeout.