Chiude Google Reader, internet protesta

di Redazione Commenta

Un’azienda come Google deve portare avanti numerosissimi servizi: alcuni, ovviamente, registrano un enorme utilizzo giornaliero (basti pensare a Chrome o GMail o YouTube), a differenza di altri che invece limitano la propria utenza a un settore più di nicchia. A quanto pare questo è il caso di Google Reader. Se vi è capitato di accedere in questi giorni al noto aggregatore di feed, avete visto comparire al centro della pagina un avviso che lascia ben poco spazio all’immaginazione: Google Reader verrà chiuso il 1 Luglio 2013. Gli utenti che vogliono continuare ad utilizzare le proprie sottoscrizioni utilizzando alternative, possono facilmente esportare i dati con Google Takeout. 

Ma per chi non lo sapesse, cos’è Google Reader? Si tratta di un servizio lanciato nel lontano 2005 dal colosso di Mountain View: è un aggregatore di feed provenienti da diversi siti, utilizzando il quale l’utente è in grado di avere sempre sott’occhio gli aggiornamenti dai portali che segue, in una lista collocata su una schermata unica. Uno strumento molto comodo, che però sembra essere in calo.

Pare infatti che Google abbia deciso di chiuderlo esaminando il trend negativo che stava sperimentando da un po’. “Abbiamo lanciato Google Reader nel 2005”, spiegano da Mountain View, “per dare agli utenti un modo semplice di scoprire e tenere sott’occhio i loro siti web preferiti. Nonostante il prodotto abbia una base fedele di utenti, durante gli anni l’uso ha conosciuto un declino. Quindi, il 1 Luglio 2013, chiuderemo Google Reader. Utenti e sviluppatori interessati ad alternative per RSS possono esportare i loro dati, incluse le sottoscrizioni, con Google Takeout nel corso di quattro mesi”.

Ma la rete, ovviamente, non è felice di questo: un servizio in più è sempre meglio di uno in meno, e sono nati quindi diversi movimenti di protesta verso la scelta di Google, a partire da Twitter – con l’hashtag #savegooglereader – fino ad arrivare alle petizioni su Change.org e sul sito della Casa Bianca.

Voi cosa ne pensate?

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