Quella dei browser è davvero una guerra ad eccezione di colpi. Ma, va da sé, nel periodo in cui ci troviamo finisce per essere impossibile limitare una guerra del genere solo ai browser, visto che il concetto di identità ed ecosistema informatico si va ampliando giorno dopo giorno. Per cui, ciò di cui vi parliamo oggi riguarda certamente Chrome contro gli altri browser, ma generalizzando un po’ si potrebbe anche parlare di Google contro Apple.
La versione 25 della nota piattaforma di navigazione made in Mountain View, infatti, oltre ad altre piccole novità, ha aperto le proprie porte al riconoscimento vocale, una aggiunta che riesce sicuramente ad incuriosirci e suscitare il nostro interesse. Sono infatti moltissime le applicazioni che ci vengono in mente anche pensandoci solo un attimo: tra i primi esempi possiamo nominare un nuovo tipo di videogiochi da browser, il controllo della piattaforma tramite comandi vocali, e ovviamente i diversi sistemi di ricerca, già disponibili per chi parla inglese.
Ma prima nominavano Apple: cosa c’entra? Sappiamo bene che le innovazioni apportate da Google all’interno del suo Chrome difficilmente si limiteranno al browser, ma andranno pian piano a toccare anche il mondo di smartphone e tablet, vale a dire tutto ciò che si basa su sistema operativo Android. E allora, in questo senso, c’è da battere un avversario illustre, Siri, che ha fatto la sua comparsa nell’ormai lontano Ottobre 2011 e che sta ricevendo, aggiornamento dopo aggiornamento, modifiche significative.
Tra i contendenti, a questo punto, manca solo Microsoft: non sappiamo se e come l’azienda di Redmond abbia intenzione di dire la sua nel settore di controllo e riconoscimento vocale, ma siamo convinti che non rimarrà di certo a guardare.
Tra le altre innovazioni di Chrome, comunque, troviamo anche una “Nuova scheda” rinnovata e l’eliminazione delle installazioni “silenziose”, che a volte potevano portare le estensioni ad installarsi anche all’insaputa dell’utente.