Google Chrome continua ad essere il browser più utilizzato per la navigazione sul web,arrivando ad una quota mercato del 65%, stando agli ultimi dati forniti dagli esperti di Statista e che si sono concentrati sulla raccolta dati avvenuta nel mese di agosto.
A seguire ritroviamo Safari con il 19%, Edge con il 4,5% e Firefox con il 3,3%. Come si può evincere Google Chrome non ha assolutamente rivali in campo browser.
La strapotenza di Google Chrome
I dati forniti sempre da Statista evidenziano come il primato di Chrome continua ad essere ben saldo anche se si considerano gli altri dispositivi, come ad esempio gli smartphone, ormai sempre più utilizzati anche per la navigazione web. Questo risultato è dovuto anche per la grande diffusione di Android, il sistema operativo per smartphone più utilizzato al mondo. Anche però gli utenti iOS spesso preferiscono utilizzare Google Chrome per la navigazione web rispetto a Safari.
Non sembrano esserci davvero rivali per il browser dell’azienda di Mountain View, un successo che però è stato costruito nel tempo, non è stato immediatamente vincente. Era il 2008 quando Google rilasciò la prima release di Chrome e riguardava solo ed esclusivamente Windows. Solo dopo due anni si riuscì a puntare su altre piattaforme come Linux e macOS. Tra il 2009 ed il 2012 il primato nel campo browser era di Firefox, in assoluto il più utilizzato per la navigazione web, ma proprio nel 2012 Google Chrome riuscì a superare il browser realizzato da Mozzilla e da allora non si smuove dal primo posto. Insomma dopo circa quattro anni Google ha avuto modo di conquistare la vetta, un risultato sorprendente e dal 2019 le quote mercato sono sempre più del 62%, non è mai più scesa al di sotto.
Perché si chiama Google Chrome?
Bisogna dire come l’offerta di browser alternativi sia abbastanza ampia anche se la maggior parte di essi, a parte Firefox, sono stati derivati da Chromium. Chromium non è altro che un browser libero e open source creato da Google: essendo distribuito sotto licenza libera, il software è privo di alcune funzionalità presenti in Chrome (a sorgente chiuso).
Ciò che ha sempre incuriosito gli utenti è perché Google abbia deciso di chiamare il proprio browser Chrome? Inizialmente Chrome era il nome in codice che il team di sviluppo di Google assegnò a un progetto di browser Web a cui stava lavorando dopo la metà degli anni 2000. Quando ci fu la decisione di dare un nome a tale browser, come spiegato anche nel 2015 dal futuro SEO Sundar Pinchai, l’obiettivo era quello di puntare su un’interfaccia minima per dare più spazio al contenuto web che si visualizzava.
Il nome chrome era utilizzato proprio per riferirsi alle parti dell’interfaccia che non sono quella del sito Web in corso di visita, come ad esempio la barra degli indirizzi, le varie barre degli strumenti, le schede, i pulsanti e così via. Google ha ripreso questo termine per ridurre al minimo questa parte definita “chrome”, dando maggior spazio al contenuto del sito.