Come forse già sapete, a Las Vegas è in corso proprio in questi giorni il CES, il Consumer Electonics Show, in cui le case produttrici di tecnologia provenienti da tutto il mondo presentano le loro ultime novità. E c’è davvero di tutto: dai tablet agli smartphone, dalle TV ad altissima risoluzione ai videogiochi, fino a qualsiasi cosa possa interessare la tecnologia di intrattenimento.
Ma c’è un grande assente, in tutto questo… Vediamo di analizzare un po’ la situazione. Già, i Chromebook. Che razza di fine hanno fatto? Dove sono finiti? Di dispositivi Android (lo ricordiamo, altro OS di Google) l’evento di Las Vegas è pieno, sono praticamente ovunque, con tutte le firme (Samsung, LG, Toshiba, Acer, Lenovo, e la lista è lunga). Ma dell’altro sistema operativo della casa di Mountain View, lanciato qualche tempo fa, nessuna traccia.
È un’assenza davvero strana, soprattutto perché Google non ha comunicato niente. Magari, visto che l’evento non è ancora finito, si son tenuti le loro sorprese per la fine, e si attendono gli interventi di Samsung (azienda produttrice appunto dei Chromebook), ma per il momento non c’è la minima traccia.
È chiaro che, viste le potenzialità dei dispositivi Google, ci auguriamo che si verifichi la possibilità appena descritta, e che l’assenza non sia invece dovuta ad un probabile flop del prodotto che abbia portato la casa produttrice ad eliminarne ogni traccia all’evento di Las Vegas.
I Chromebook, nel caso non lo sappiate, sono prodotti particolari: interamente basati sui servizi cloud, infatti, offrono una piattaforma che non può prescindere in alcun modo dalla connessione ad internet (non hanno particolari sistemi di archiviazione fisica), e che si configura di conseguenza come di nicchia e non fruibile da tutti. Pensate all’Italia, ad esempio, paese in cui non c’è la politica del Wi-Fi libero: come si fa ad usare un Chromebook?
Si può, certo, ma è davvero scomodo.