Quello di privacy e sicurezza, quando si parla di navigazione internet e di accessi al web, è da sempre un punto di discussione molto caldo. Sono tante le polemiche, tante le pretese e i desideri di chi utilizza gli strumenti per l’accesso alla rete, che pretende – giustamente – di essere tutelato in ogni modo possibile. La notizia che vi riportiamo oggi, ne siamo certi, andrà a far discutere ancora per molto tempo: Google sta infatti pensando di introdurre su Chrome un sistema di creazione e gestione guidata delle password. Ma cosa si intende, nello specifico? Leggete di seguito per scoprirlo.
La fonte questa volta è una pagina del blog di sviluppo di Google Chrome, che riporta come la casa di Mountain View stia pensando ad introdurre un sistema di gestione password. Le password, come ben sappiamo, rappresentano quel dato che permette di effettuare accessi unici e sicuri ad ogni piattaforma online (pensate solo al vostro account Facebook, Twitter, o dello stesso Chrome), e di conseguenza devono essere sicure e di difficile memorizzazione.
È per questo che diversi siti web, per provare a garantire il più possibile la sicurezza dell’utente, richiedono che la password contenga almeno un numero, o un simbolo, o sia più lunga di n caratteri. Google Chrome vuole andare incontro all’utente: in ogni campo “Password”, infatti, il browser suggerirà automaticamente una parola chiave che possa andar bene alle richieste del sito in questione; e inoltre ogni password sarà conservata in un’apposita schermata collegata ovviamente all’account utente.
Se vi trovate in un computer pubblico e avete la necessità di accedere a un servizio ma non ne ricordate la password, basterà che vi connettiate al vostro account Chrome per ritrovarle tutte insieme, racchiuse in un’unica finestra. E questo, ovviamente, ha le canoniche due facce della medaglia: se, prima, un furto di account avrebbe significato semplicemente un furto di account Chrome, stavolta l’ipotetico ladro potrebbe accedere ad ogni password lì presente, accrescendo esponenzialmente i potenziali danni.
Google dovrà pensare a una soluzione per rendere la cosa sicura, il più possibile.