Le tecnologie moderne, oltre ad introdurre nuovi modi di vivere, di agire e di rapportarsi col mondo, servono anche a conservare il passato, a scoprirlo, a guardarlo da un’ottica diversa, semplicemente connettendosi alla rete. È questo il pensiero alla base della nuova partnership che vede come protagonisti Google e l’Istituto Luce Cinecittà, nato per conservare e salvare quarant’anni di storia del nostro Paese. Da poco tempo, infatti, accedendo a questo canale YouTube, è possibile guardare oltre 30.000 video (sì, trentamila!) tratti direttamente dal noto archivio aperto sin dal 1924. I video riguardano davvero qualsiasi cosa della storia d’Italia: si parte dal cinema per arrivare alla politica, dallo sport al costume, dalla tecnologia all’arte. Adnkronos, parlando della cosa, sintetizza il tutto con “9.452 balli, 7.700 gambe, 5.608 miss, 33.813 sfilate, 20.451 sport, 15.096 saluti, 12.457 aerei, 4.702 moto”, citando questo video di introduzione al progetto.
Anche il presidente dell’Istituto Luce Cinecittà, Rodrigo Cipriani, si fa sentire riguardo questa nuova collaborazione. “L’incontro tra piattaforma e contenuto è un vero successo”, dice entusiasta. “YouTube non è una piattaforma pensata esclusivamente per contenuti anglo-americani, ma è lo specchio della realtà dove internet incontra il locale, ovvero, in questo caso, i valori dell’Italia e il sogno italiano, tutto nel rispetto del diritto d’autore”.
L’archivio, in totale, conta all’incirca 100.000 video e 3.000.000 di foto (quindi a YouTube spetta ancora un lungo lavoro), con un grande contributo dato dai Giornali Luce che raccontano per filo e per segno tutti gli avvenimenti durante la propaganda fascista.
Insomma, un grande passo in avanti per la nostra storia e per la storia della condivisione tutta. Chiunque volesse sapere qualcosa dell’Italia, dell’arte, della tecnologia, dello sport e delle figure che hanno segnato oltre cento anni, può recarsi semplicemente al canale indicato sopra e scegliere tra una selezione di migliaia di video provenienti da un archivio storico, che oggi può finalmente splendere, quale miglior modo per dirlo, di nuova luce.