I Chromebook sono prodotti particolari. Per quanto il sistema operativo Google Chrome si presenti per molti aspetti innovativo e rivoluzionario, rimane il fatto che sia totalmente basato su internet, e che non risulti di conseguenza appetibile per una larga fetta di utenza (soprattutto in Italia, dove la copertura internet non è esattamente molto sviluppata). Senza avere una connessione, insomma, non si può fare davvero nulla coi Chromebook e con Chrome OS.
Nonostante il prodotto non stia quindi registrando record positivi di vendita e diffusione, Google ha in mente un’altra mossa per cercare di spingerne le vendite; una mossa che avvicinerebbe ai prodotti della grande G chiunque possieda un account Google che utilizza per qualsiasi motivo.
Stiamo parlando del Single Sign-On (SSO), un log-in unico per accedere a tutte le funzioni, già disponibile su Chromebook e usato anche da Microsoft nel progetto di Windows 8. Ma Google non si vuole fermare a quello; la casa di Mountain View sembra abbia in mente di non limitare l’SSO ai soli Chromebook, ma di estenderli anche a piattaforme basate su Mac OS e Windows, in modo da eliminare l’importanza del sistema operativo in sé, che si ritroverebbe solo a fare “da contorno”.
Immaginate di avere un account Google con il quale poter fare tutto: accedete alla vostra mail, a YouTube, a Google Plus ed ai vostri file salvati nel cloud, su internet, senza bisogno di andarli a cercare nell’hard disk. In questo modo il sistema operativo utilizzato non sarebbe più rilevante. Si tratta, ad ogni modo, di un progetto enorme e soggetto a fin troppe variabili, che riguardano soprattutto il complesso sistema di privacy che si dovrebbe sviluppare e tenere in considerazione. Riuscirà Google ad espandersi anche in questo senso?
Ormai siamo abituati ad aspettarci di tutto, da un’azienda che, possiamo affermarlo senza esagerare, possiede una grossa percentuale dei servizi internet più usati al mondo.