La nuova beta di Chrome integra funzioni per la videochiamata

Non è da molto tempo che tra le pagine di Google-Chrome.it vi abbiamo parlato del nuovo traguardo di Chrome nei confronti della gestione delle videochiamate. Google aveva infatti annunciato un po’ di tempo fa che presto avrebbe integrato all’interno del suo browser delle API che avrebbero consentito agli sviluppatori di inserire funzioni di videochiamata anche senza alcun bisogno di plug-in ad-hoc (in genere scomodi e molto pesanti). Oggi, con la diffusione della beta della versione 23, vediamo finalmente introdotte queste novità. 

Chrome, disponibile la versione 22

Inutile ribadire quanto il tema degli aggiornamenti sia importante quando si parla di qualsiasi software e prodotto informatico. Da Mountain View hanno da poco rilasciato la versione 22 di Google Chrome, che tappa alcune falle, sistema qualche problema e aggiunge il supporto ad una API molto utile nella visualizzazione 3D via web. 

Chrome si aggiorna ad iPhone 5 e iOS 6

Non è da molto tempo che Google ha rilasciato il suo Chrome su App Store; sarà passato al massimo qualche mese. Dopo l’entusiasmo iniziale, però, che sembrava far ergere il browser a degno sostituto di Safari, il riscontro dell’utenza sembra essere un po’ calato: adesso, dopo qualche tempo di prima posizione, si trova al sessantesimo posto tra le applicazioni gratuite più scaricate. E questo è dovuto anche, ovviamente, ai limiti imposti da Apple stessa, che permette solo a Safari di usufruire della massima velocità dei dispositivi. 

Motorola RAZR i non supporta Google Chrome

Partiamo con due concetti principali. Tempo fa Google ha acquistato Motorola. E Google Chrome è sicuramente uno dei prodotti di punta della casa di Mountain View. Sembrerebbero due cose slegate, a prima vista, ma purtroppo protagoniste di una disavventura non da poco.
Oggi vi riportiamo una notizia piuttosto ironica, a pensarci: il nuovo nato in casa Google Phone, il Motorola RAZR i (non ancora disponibile nel mercato nostrano), sembrerebbe non supportare il browser della stessa casa produttrice…

Chrome: arriva il Do Not Track

Se c’è una questione parecchio spinosa quando si parla di browser, quella è sicuramente rappresentata dal fattore privacy. Si sa che internet pullula di pericoli, e soprattutto i più inesperti hanno un costante bisogno di utilizzare software ben protetti e che diano loro modo di selezionare cosa mostrare e cosa invece tenere per sé.
Oggi vogliamo dare una bella notizia proprio su questo fronte: sembra che Google abbia appena integrato su Chrome il supporto per la funzionalità Do Not Track, già presente all’interno della beta ma mai attivata ufficialmente.

Google offre fino a due milioni di dollari per trovare falle di Chrome

È ovvio: quello della sicurezza è un tema fondamentale quando si parla di browser web e software internet. Come dovrebbe fare un’azienda ad assicurarsi la fedeltà degli utenti, se non garantisce loro la massima protezione dagli attacchi esterni?
I grandi del settore, ovviamente, non stanno con le mani in mano e studiano continuamente nuovi modi per aumentare le misure di sicurezza dei propri sistemi di navigazione. Oggi vi parliamo di Google, che ha recentemente indetto una gara per scovare falle di sicurezza all’interno di Chrome.

Chrome introduce un nuovo sistema di sandbox per flash

I browser web, ormai, diventano più complessi ad ogni anno che passa. Dai “semplici” sistemi di navigazione che rappresentavano solo fino a qualche anno fa, anche a causa delle minacce e dei pericoli provenienti dal web, hanno sempre più avuto bisogno di aumentare il loro livello di sicurezza e completezza, per garantire all’utente finale un’esperienza gradevole e priva di rischi. Google Chrome, browser introdotto pochi anni fa dalla casa di Mountain View, non fa ovviamente eccezione, ed anzi si impegna quotidianamente per migliorare ed approfondire quel settore chiamato sandbox.

Chrome 22 e le web app che si avviano separatamente

Se cercassimo di riassumere con pochi termini il mondo di smartphone e tablet attuali, uno di questi sarebbe sicuramente “app”. Applicazioni uniche, veloci e accessibili tramite qualche tocco, che permettono in pochi secondi di svolgere un’azione particolare (es: navigare su internet, usare un social network, un gioco o un’utility) e non richiedono dell’utilizzo di altri software. Si appoggiano direttamente sul sistema operativo.
Sembra che questa concezione, oggi così diffusa e comoda in ambito mobile, possa presto arrivare anche sui sistemi operativi “casalinghi”, e pare che Chrome, con la release 22, voglia fare il primo passo.